Una storia leggendaria narra che nel 1519 l’Imperatore Carlo V, in fuga dall’Italia, avesse pernottato insieme alla corte nella locanda della famiglia Berlin, oggi al numero 31 di via Rastello, e il giovane monarca donò al capofamiglia il privilegio di franchigia, fino al 1936 si poteva ammirare un affresco al lato destro del portale con Carlo V a cavallo che entrava trionfalmente a Gorizia.
A ricordo di quell’evento venne realizzato un affresco con l’Imperatore a Cavallo mentre entrava a Gorizia, tale dipinto era visibile ancora negli anni Trenta del Ventesimo secolo.
Carlo quinto cedette la sovranità degli Stati austriaci al fratello Ferdinando nel 1521, da questi passò a suo figlio Carlo, quindi a Ferdinando II e a succedersi fino all’ultimo imperatore il beato Carlo I d’Asburgo Lorena.
Si racconta che la leggendaria visita di Carlo quinto a Gorizia fosse un abile trucco pubblicitario voluto dall’oste Berlin che a metà del Seicento faceva ammirare agli ospiti una splendida catena d’oro massiccio, protetta da una teca molto possente, che fu donata proprio dall’Imperatore Carlo quinto nel 1519 per l’ottima ospitalità e per la bellezza della figlia di un suo antenato.
Narrò il D’Ischia nella sua Historia della principesca Contea di Goritia nella Provincia Foro-Iuliense del 1684 a pagina 51 che “Forzato poscia Carlo à ritirarsi frettolosamente in Italia dalla non creduta ribellione di Mauritio Duca Elettore di Sassonia, passò per Goritia, e volle alloggiare nella Casa de’ Signori Berlini, Cittadini riguardevoli, cui la Maestà donò bellissimo privilegio di franchiggia, et i quali a memoria di gratia così eminente fecero, come tutto dì si scorge, dipingere su la propria habitazione la di lui pomposa, e Reale comparsa”.
Carlo de Morelli nella sua opera monumentale sull’Historia della Contea non citò questo fatto ma si limitò a ricordare che tra il 1521 e il 1522 Carlo V e l’arciduca Ferdinando suo fratello confermarono i privilegi della Contea di Gorizia e che due delegati dell’imperatore [Erasmo di Dornberg e Federico Frantz] ricevettero l’omaggio della Contea di Gorizia nel novembre 1520, e questo atto fu ratificato dall’Imperatore Carlo il 19 giugno 1521. Karl von Czernig nel 1873 nella sua monografia Gorizia, la Nizza austriaca; il territorio di Gorizia e Gradisca a pagina 621 ricordava unicamente che alla morte di Massimiliano I i diverbi tra l’Austria e Venezia ricominciarono e Carlo V “era deciso a farla finita con simili condizioni e mandò i suoi messi a Verona per venire a un accordo coi delegati del senato circa le frontiere […]”.


