Unico disegno di questo manufatto risale al 1583 per opera di un architetto imperiale Giuseppe Vintana. La mappa che egli redasse, conservata presso l’Hof- Haus und Staatsarchiv di Vienna, scatta un’istantanea sulla città di Gorizia nel 1583, permettendo di comprendere come fosse sviluppata e si dividesse la città superiore e il borgo inferiore. In tale epoca la città aveva circa 4500 abitanti ed era più assimilabile ad un grande borgo che si sviluppava, con centro il colle del castello, verso meridione. Il borgo inferiore si estendeva all’interno di un tracciato delimitato dal fossato costruito nel XIV secolo ed avente una funzione di raccolta delle acque piovane e degli scoli delle abitazioni più che di difesa.
L’ottagono potrebbe avere una molteplicità di significati sia battesimali sia inerenti la resurrezione e trovandosi in fondo all’antico cimitero medioevale potrebbe essere identificato come l’antico ossario di Gorizia. Le indagini archeologiche, alla sua base, hanno segnalato presenza di strati longobardi e di epoche molto remote fino al terzo millennio avanti Cristo.


